For years this book has been the only Italian textbook completely dedicated to the evolution of electroacoustic (electronic in the text) music. The author traces the history from the first instruments (Ondes Martenot, Trautonium, Hammond Organ) to Paris, Cologne and Milan laboratories and others, until the late Sixties. He offers commentary on selected works, composers, equipment and related acoustics issues. The general theme is the focus on timbral and material dimensions. In the first chapter the author cites one definition of electronic music: “electronic music is not the generic recourse to instruments whose sounds are produced electronically. It rather is the compositional action which moves from virtual materials within the novel instruments and enables new sonic possibilities together with operational processes of composition and formal modules” (p.7).
Il volume è stato per molti anni l’unico testo divulgativo italiano interamente dedicato all’evoluzione della musica elettroacustica (elettronica nel testo). L’autore ripercorre la storia a partire dai primi esperimenti (ondes Martenot, Trautonium, organo Hammond), agli studi di Colonia, Parigi e Milano e ad altri nel mondo, fino agli alla fine degli anni Sessanta. Si fa accenno alle opere, ai compositori e ad elementi di fisica e acustica. Filo rosso del discorso è l’attenzione timbrico-materica che caratterizza questa musica. Nel primo capitolo si dà una definizione di musica elettronica: “per musica elettronica si deve intendere […] non tanto un generico ricorso a strumenti il sui suono viene prodotto elettronicamente, bensì quell’esperienza compositiva che, muovendo dalle virtualità materiche intrinseche ai nuovi mezzi, ha realmente allargato e approfondito l’area delle possibilità foniche unitamente ai processi operazionali di composizione, ai moduli costruttivi” (p.7).