“Live electronics”

Cardi, Mauro, Ceccarelli, Luigi

2007

Il complesso di Elettra. Mappa ragionata dei centri di ricerca e produzione musicale in Italia. Rome: CIDIM.

Language: Italian

This article discusses live electronic techniques. Presenting an historical overview, from the 50’s to the 90’s. The authors discuss the first examples of live electronic music: Musica su due dimensioni by Bruno Maderna (1952-57) and Déserts by Varèse (1954). They note how important changes came with the introduction of voltage controlled synthesisers such as the Moog, the Buchla, the ARP, the VCS3. The article then schematizes three phases during the typical live electronic performance. Finally, they discuss two applications: MAX and the MARS workstation, developed at IRIS (Paliano, Italy) by the équipe guided by Giuseppe Di Giugno.

L’articolo ripercorre la nascita e l’evoluzione delle tecniche di live electronics, dai primi anni '50, immediatamente dopo l'avvento della musica su nastro, fino alla metà degli anni Novanta. Si accenna ai primi esempi di live electronics: Musica su due dimensioni di Maderna (1952-57), e Déserts di Varèse (1954). L'affermazione definitiva delle tecniche del live electronics si ha con la comparsa dei piccoli sintetizzatori (come il Moog, il Buchla, l'Arp, il VCS3), basati sul controllo in tensione. L’articolo schematizza in tre fasi la situazione tipica di utilizzo del live electronics. Infine si sofferma sull’applicazione del computer al live electronics, con particolare riferimento al software MAX (messo a punto presso l'IRCAM) e alla stazione MARS, progettata e realizzata presso il centro IRIS di Paliano dall'équipe di Giuseppe Di Giugno.